Il #Corriere della Sera racconta che cosa fanno oggi i personaggi chiave della guerra in Irak, costata centinaia di migliaia di morti e una scia infinita di attentati. Personalmente spero che non facciano nulla e auspicherei che esistesse una moderna #Norimberga per crimini contro l’umanitá o piú semplicemente, per reato di incompetenza, ignoranza, ambizione, come alla fine ha almeno ammesso Blair.
Non é questione di essere pacifisti né di preferire la stabilitá di terribili dittature. La questione sono la stupiditá, la malafede, l’inganno con cui queste persone hanno devastato negli ultimi quindici anni un’area del mondo e favorito la guerra, senza preoccuparsi nè di vincerla, né di avere una strategia di uscita, né delle conseguenze oggi sotto gli occhi di tutti.
Dopo avere venduto al mondo la balla delle armi di distruzione di massa nelle mani di Saddam, hanno abbandonato l’Afghanistan ai talebani – con i quali oggi siamo costretti a dialogare (!) per evitare l’espansione del #Califfato – per invadere l’Irak, destabilizzando il Paese e aprendo la feroce ostilitá fra sunniti e sciiti. Oggi piangiamo i nostri morti di #Dacca, dopo i caduti di Nassiria, dopo le migliaia di caduti di ogni nazionalitá e religione in tanti Paesi. Il mondo é meno sicuro, meno pacifico. Le bombe sganciate in Aghanistan, in Irak, in Kosovo e oggi in Siria uccidono bambini, donne, vecchi, famiglie intere. Esattamente come le auto bomba, come i kalashnikov, come i kamikaze, secondo una logica di follia sanguinaria. Si può e si deve distinguere fra la stupidità dei Bush e dei tanti Stranamore in circolazione e l’odio ideologico dei terroristi. Ma il risultato è purtroppo lo stesso. Quanti ospedali, quante case, quante scuole, persino quanti ristoranti sono stati devastati da bombe dal cielo prima che sentissimo parlare di kamikaze?