Mercoledì 17 ottobre, alle ore 18, presenterò il mio ultimo romanzo “Il boss è immortale” presso la Libreria La Tarantola di Brescia. Una presentazione davvero unica nel calendario di quest’anno per la presenza dello scrittore Carmelo Gallico, boss secondo un calvario giudiziario finalmente conclusosi con la sua riabilitazione.

L’eredità di suo padre? Un cognome – che è già una condanna – una piccola proprietà e una serie di accuse. In primis quella di associazione di stampo mafioso. Gallico entra ed esce per tutta la vita dal carcere, fino al 2016, dichiarandosi, però, sempre innocente. E in carcere studia: giurisprudenza e filosofia. Ma soprattutto scrive per dare voce a quella che ritiene essere un’ingiustizia, per denunciare e per essere un esempio.

Sotto lo pseudonimo di Erasmus (forse un riferimento alla sola libertà che ha potuto sperimentare, quella dello studio)  nel 2002 vince il  premio Bancarella per la miglior recensione e nel 2016 il Premio Casalini con l’opera – Senza scampo, la mia vita rubata tra fede e n’drangheta. Nel suo  libro Gallico ripercorre una vita segnata fin dagli anni dell’adolescenza da un’appartenenza ineludibile, che lo porterà ad entrare ed uscire dal carcere.

Brescia offre l’occasione per parlarne. Modera l’incontro il professor Carlo Alberto Romano, presidente dell’Associazione Carcere e Territorio.

Per chi desidera saperne di più qui il mio articolo su Carmelo Gallico del 2015.

Sul sito dell’associazione Granello di Senape, (che si occupa di sensibilizzare il grande pubblico rispetto ai temi della detenzione e del carcere) l’articolo scritto in seguito alla sua assoluzione, che ne tratteggia un caso esemplare da più punti di vista.